Diario Campagna di Russia X (12 ottobre / 30 novembre 1942)

Il reparto lascia Galijewka. Il tempo peggiora, piove e comincia a farsi sentire il freddo. Il bel rifugio che la squadra si era costruito ora è soltanto un bel ricordo. Quello che trovano, poco a ovest di quota 158, è solo una buca, con dentro l’acqua, coperta da un po’ di frasche e terra. Comincia l’inverno e nevica. Continuano i bombardamenti, le scaramucce coi Russi, morti e feriti.  I cecchini russi si fanno sentire sempre più. All’improvviso la neve si è sostituita al fango. Il freddo aumenta, il termometro il 10 novembre segna -24. Ci sono i primi congelati ai piedi e alle mani. Il Don comincia a gelare. Gli unici a cui il gelo non fa male sono i pidocchi. Il reparto cerca di procurarsi legna. Il cibo scarseggia. Gli indumenti e le armi non sono adatti a quelle temperature. Aumenta il freddo e l’intensità delle incursioni russe. L’impressione è che si stia preparando qualcosa di grosso

Dimenticati dal mondo

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