I superstiti vagano in quello che oggi conosciamo come Donbass. Con armamenti praticamente inesistenti, spesso sbandati e senza catena di comando, non riescono a difendersi dal freddo con oltre 40 sotto zero. Tornare in Italia sani e salvi sembra ormai solo un miraggio. Quel che resta dei reparti si schiera lungo il Donez. Continui combattimenti portano al cedimento del fronte del Donez, mentre le divisioni degli Alpini ancora sul Don si immolano per rompere gli accerchiamenti e permettere al resto dell’Armata di fuggire dalle sacche. La tragedia dell’Armir è compiuta, l’Armata è annientata.