Estate 1943


“Questo diario comincia il 12 giugno 1943, tre settimane dopo il mio rimpatrio dal fronte russo. Esso termina 3 mesi dopo, la sera del 7 settembre. Dopo aver scritto l’ultima pagina l’ho affidato ad un amico che partiva la sera stessa per Milano, in licenza.
Il giorno dopo, 8 settembre, Badoglio annuncia l’armistizio, e una settimana più tardi vengo fatto prigioniero a Reggio Emilia dalle SS, e deposto in Germania allo Stalag XXB.
Il diario invece si è salvato.
La traduzione dal tedesco è letterale, ad eccezione di qualche brano riguardante discussioni sull’andamento della guerra o il contenuto di lettere di casa, brani che ho brevemente riassunto.
Dove la traduzione alla lettera non poteva rendere il senso dello scritto, ho dovuto ricorrere a parafrasi.”
(Prefazione alla versione tradotta in italiano, scritta dall’autore il 12 aprile 1977)

L’autore, nato a Solothurn nella Svizzera tedesca da emigranti italiani, a 16 anni, nel 1936, torna in Italia per lavorare e imparare l’italiano. Nel ’40 è chiamato alle armi nel 3° plotone della 3a Compagnia del III Btg. Mortai da 81 della Divisione Ravenna. Allo scoppio della guerra è sul fronte occidentale al confine con la Francia. Nel giugno del ’42, a 22 anni appena compiuti, viene spedito in Russia con l’ARMIR. È tra i fortunati che sono riusciti a tornare indenni in Italia dall’inferno del Don. Il suo reparto l’8 settembre del ’43 si dissolve in Toscana, a Pienza. Pochi giorni dopo viene catturato delle SS a Reggio Emilia e deportato sul Baltico. Nell’inverno del 44/45 i prigionieri dello Stalag XXB affrontano una tragica marcia di 900 km nella neve lungo il Baltico verso occidente con i Russi alle calcagna.
Della campagna di Russia aveva tenuto un diario: “Dimenticati dal mondo”, pubblicato postumo nel 2019.
A gennaio 2020 viene pubblicato “Ricordi in grigioverde”. Si tratta di racconti scritti quarant’anni dopo il diario, che riguardano il periodo bellico fino al ’45. “Racconti del tempo di guerra, senza vittorie, senza gloria, e senza eroi. Storie di sacrifici, di assurdità, di spensieratezza e di pidocchi. Cari ricordi di compagni d’arme e di prigionia.”
A maggio 2020 esce questo terzo volumetto: “Estate 1943”. È un po’ il seguito di “Dimenticati dal mondo”. Anche questo originariamente scritto in tedesco, è però il diario di un soldato ormai stanco e sconfitto, che vede l’arrivo della disfatta annunciata. Ma quell’estate per lui sarà memorabile: si innamora e quella storia d’amore durerà tre quarti di secolo.

In ordine di pubblicazione i cinque anni di guerra e prigionia di Armando Franzi.
– Dimenticati dal mondo – Il mio diario della Campagna di Russia (1942/43)
– Ricordi in grigioverde – Fronte occidentale, Campagna di Russia, Prigionia sul Baltico (1940/45)
– Estate 1943 – Il mio diario dal 12.6 al 7.9 col III Btg. Mortai Div. Ravenna in Toscana
– Dal Tirreno al Baltico – Racconti di naja e prigionia (1940/45)

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Estate 1943

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