Diario Campagna di Russia III (16 / 24 giugno 1942)

La carta indica il percorso di andata (linea nera superiore) e di ritorno (linea inferiore) ed è stato tracciato da babbo su un atlante tedesco del 1934, che riposa nella mia libreria.
Il 16 il reparto è in stazione in attesa della tradotta. Transita un treno della Croce Rossa pieno di feriti, non è di buon auspicio per chi sta partendo per la Russia.
Sulla tradotta oltre ai militari, ci sono le loro armi, i mortai da 81, ed i muli. Partenza, via verso il disastro!
Pianura Padana fino a Verona e poi su, verso nord, Brennero, Tirolo, Baviera, fino a qualche decina di km da Berlino. Si cominciano a vedere i segni della guerra. Prigionieri russi e francesi, feriti, armamenti, donne al lavoro lungo i binari. Poi la tradotta va verso est, entra in Polonia,  tetti di paglia, strade fangose, le donne col fazzoletto in testa. Al tramonto del 19 entra nella nuova stazione sotterranea di Varsavia. I segni che è passata la guerra sono evidenti. Treni e case distrutte. Un treno di fuggiaschi ucraini. Quella notte vengono distribuite le munizioni personali, cartucce e bombe a mano, i nostri soldati ora si rendono conto di essere in guerra. 
Ancora verso est, fino all’attraversamento del fiume Bug e finalmente in Russia, a Brest. Ma il fronte è ancora lontano e nessuno gli ha detto dove stanno andando. Verso nord-est fino a Minsk. I segni della guerra sono tragici. Tumuli con elmetto, treni russi e tedeschi saltati in aria.
La tradotta gira verso sud, tra tetti di paglia e nidi di cicogne, attraversa il Dnieper, dove stanno ricostruendo il ponte, e giunge a Gomel. Le riserve di cibo cominciano a scarseggiare, inoltre niente vino ed è rimasta poca acqua.
Ingresso in Ucraina, treni saltati in aria, sventrati e bruciati, buttati a fianco dei binari, treni blindati e mulini a vento.
Una cinquantina di km prima di arrivare a Kiev. girano verso est fino a Woroschba, poi verso sud-est in direzione Charkov, dove sembra sia in corso una grande battaglia. Il fronte si avvicina sempre più. Nelle stazioni le donne stanno lavorando per adattare lo scartamento ai vagoni tedeschi, gli uomini si rifiutano di lavorare.
La tradotta giunge a Merefa, 25 km a sud di Charkov. Dopo 8 giorni, 8 notti e 4.000 km il viaggio in treno è finito. I nostri soldati sono nei luoghi dove in questo momento si sta combattendo la guerra tra Russia e Ucraina.
È mercoledì 24 giugno 1942, d’ora in poi procederanno a piedi ed arriveranno al fronte sul Don domenica 16 agosto, dopo 900 km di marcia.
Sono stanchi, ma la giornata non è finita. Zaino in spalla 20 km di marcia fino a Wodolaga lungo gli stradoni polverosi arati dai panzer durante la battaglia di Charkov. Piantate le tende, coprifuoco e allarme antiaereo. Si addormentano vedendo in lontananza i lampi della contraerea.

Dimenticati dal mondo

Su Amazon è possibile leggere gratuitamente l’estratto ed eventualmente acquistare l’ ebook
CLIC QUI